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09 Feb 2023, 16.00 PM

Le lauree in Economia sono le più richieste in Italia

Tra il 2022 e il 2026, in Italia il fabbisogno medio annuo di laureati sarà di 250 mila unità. In cinque anni il sistema economico, privato e pubblico, avrà bisogno di 1,25 milioni di laureati. L’indirizzo di laurea in discipline economico-statistiche si conferma ancora una volta come quello più richiesto, con un fabbisogno previsto pari a 47.600 unità all’anno. Sono le previsioni del Sistema Excelsior-Unioncamere contenute nella ricerca “Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2022-2026)”.

Le lauree più ricercate sono dunque quelle in Economia dei corsi tenuti da Disea a Olbia, con il supporto del consorzio Polo Universitario Olbia (meglio noto come PoloUniOlbia o UniOlbia). Quasi 50 mila assunzioni all’anno nei settori delle consulenza e della finanza – speiga il rapporto di Excelsior Unioncamere – dovute al fatto che “questi settori saranno sempre più interessati dall’innovazione tecnologica, richiedendo professionisti in possesso di elevate competenze digitali, ad esempio per operare nel fintech ovvero nell’ambito delle blockchain e della sicurezza.

I servizi consulenziali – attraverso le figure dei project manager, esperti in contabilità e rendicontazione – saranno fondamentali per la gestione dei progetti legati al PNRR – spiega sempre il rapporto -. Inoltre, la forte crescita degli investimenti delle imprese nello sviluppo di nuovi modelli di business comporta una domanda di laureati in economia con specializzazione nel digital marketing e nell’e-commerce.

Ma le buone notizie, per l’offerta dell'Universitaria di Olbia, arrivano anche da un altro settore: quello sanitario. “Decisamente elevata risulta anche la domanda di laureati a indirizzo medico-sanitario, che dovrebbe superare, sia pure di poco, le 44mila unità all’anno” è scritto nello studio di Excelsior Unioncamere.

Gli indirizzi economico e sanitario rappresentano il 37% del fabbisogno di laureati previsto per il periodo 2022-2026.

Per rispondere alle evoluzioni nel mondo dell‘automazione, intelligenza artificiale e digitalizzazione, saranno necessari anche ingegneri robotici, specialisti dell’Internet of Things e dell’Intelligenza Artificiale.

Ma ci sono anche delle notizie negative, che potranno essere, se non superate, certo limitate nell’impatto dalla formazione di nuovi laureati: al fabbisogno di quasi 50 mila laureati in economia all’anno corrisponde – per ora – un’offerta di 30 mila laureati. Servirebbero altri 17 mila laureati in Economia, dunque.

Il confronto tra domanda e offerta di laureati, riferito ai valori medi del quinquennio, evidenzia a livello complessivo una situazione di carenza di offerta – è scritto nel report di Excelsior Unioncamere -. La carenza di offerta più marcata dovrebbe interessare, oltre alle discipline economico-statistiche, soprattutto le lauree medico-sanitarie e quelle STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Nel dettaglio, potrebbero mancare quasi 19mila laureati all’anno nell’indirizzo medico-sanitario, almeno 17mila occupati con un titolo dell’area economica-statistica e altri 15mila laureati nei diversi campi dell’ingegneria e architettura nel complesso. 

Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (2022-2026) - Excelsior Unioncamere